NON FARE DELLA TUA VITA UN GIOCO

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GORIZIA – 18/7/19 – dalle ore 19.00

Il Tour di “Non Fare della Tua Vita un Gioco” fa tappa a:
GORIZIA – Piazza Vittoria

Grandi eventi in programma per Non Fare della Tua Vita un Gioco, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori A.E.C.I. Lazio e CODICI.

Il Tour propone attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini, sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo patologico, e gira l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale che consiste in una serie di prove di logica e di abilità, stimolando nei partecipanti riflessioni sul gioco consapevole e moderato.

Giovedì 18 luglio 2019, a partire dalle ore 19.00 in Piazza Vittoria, nell’ambito della manifestazione cittadina “Vittoria d’Estate”, Adiconsum allestirà uno stand presso il quale si svolgeràattività ludica, assistita da personale dedicato, che coinvolgerà sia i singoli cittadini che gruppi organizzati in squadre di 6/8 componenti, e sarà strutturata con un percorso di gioco, informazione e creatività tramite il supporto di roll-up tematici e di “carte gioco” personalizzate che porterà i partecipanti a riflettere in particolare sulle differenze tra il gioco-sport e il gioco d’azzardo, promuovendo l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco.

Nell’ambito del progetto Non Fare della Tua Vita un Gioco, è stato anche lanciato un Instagram Contest per esprimere e trasmettere un proprio pensiero sulla positività dello sport e la negatività del gioco d’azzardo. I primi tre classificati riceveranno in premio una gift card da spendere in un negozio di sport.

Per partecipare al contest, clicca su nonfaredellatuavitaungioco.adiconsum.it

Ti aspettiamo

GIOVEDI’ 18 LUGLIO 2019 DALLE ORE 19.00

Piazza Vittoria – GORIZIA

Non mancare all’appuntamento. Vieni a scoprire come giocare consapevolmente e responsabilmente.

#nonfaredellatuavitaungioco

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Per informazioni: Adiconsum Gorizia Tel. 0481 533321

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Appuntamento il 18 LUGLIO 2019 a VERONA – SEDE A.E.C.I. VENETO

Domani, giovedì 18 luglio 2019 il progetto Non fare della tua vita un gioco realizzato da Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e CODICI e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), fa tappa per la prima volta in Veneto.

L’incontro si svolgerà a partire dalle 18.00 presso i locali della sede regionale A.E.C.I. VENETO ed è aperto a tutti gli interessati.

Oltre ad illustrare le attività previste dal progetto, sarà un importante momento di incontro e confronto con tutti i cittadini per segnalare gli stereotipi più frequenti e diffusi e sviluppare un approccio critico, proponendo modelli positivi di relazione e comportamento.

Ottima occasione per incontrare i cittadini e toccare con mano quello che sanno sul Gioco d’Azzardo, sulle più diffuse Lotterie istantanee e sulla probabilità di vincita.

L’incontro è realizzato in collaborazione con A.E.C.I. VENETO – sede regionale di A.E.C.I. – che quotidianamente svolge una rilevante attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema del Gioco d’Azzardo sul territorio.

Perché gli effetti del Gioco d’Azzardo Patologico non si hanno solo su chi gioca, ma anche sulle famiglie, gli amici, i conoscenti che, in un eccesso di amore verso la vittima di Ludopatia, arrivano ad indebitarsi o, nei casi estremi, al sovra-indebitamento e sul Sistema Sanitario che deve intervenire e curare le vittime.

L’incontro presso la sede di A.E.C.I. VENETO si inserisce in una serie di incontri in numerose città italiane dedicati all’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla prevenzione al Gioco d’Azzardo.

Gli incontri – aperti al pubblico o riservati agli Studenti delle Scuole – si svolgono nell’ambito del progetto Non fare della tua vita un gioco, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MPLS) e realizzato dalle Associazioni di Consumatori Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e Codici.

Maggiori informazioni sul progetto e sulle date nelle diverse città italiane al link: https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/

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IL GAMBLER “PENTITO”: ALCUNI SUGGERIMENTI PER UN EFFICACE AUTOAIUTO

Alcune indicazioni per affrontare il gioco d’azzardo patologico tratte dal Manuale di Bellio

Uscire dal vortice del Gioco d’azzardo patologico è lungo, doloroso, faticoso. Ma È POSSIBILE. Certamente, bisogna partire dalla consapevolezza del problema, dalla volontà di impegnarsi ad intraprendere un percorso e dalla necessità di rivolgersi a persone competenti e specializzate.

In questo articolo, vogliamo offrire uno spunto di riflessione e un punto di inizio per un approccio soft, per coloro i quali il gioco d’azzardo è un problema, ma ancora non una dipendenza.

Se un giocatore decide di intraprendere un percorso di cambiamento deve essere consapevole di alcuni punti fondamentali:

1. È possibile guarire dalla ludopatia, ma soluzioni facili non esistono;

2. Il denaro perduto resta tale;

3. Mantenere segreto il problema contribuisce a farlo perdurare;

4. Il cambiamento richiede fatica;

5. Generalmente si necessita di un aiuto esterno, soprattutto da parte dei familiari;

6. Il tempo necessario per uscire dal tunnel del gioco d’azzardo varia da caso a caso.

Partendo da questi assunti di base, occorre sottolineare che il processo di risoluzione del problema attraversa tre fasi:

Fase del “NON POSSO”

Inizialmente si rende necessario porre sistemi di controllo per determinare un distacco completo dal comportamento di gioco e raggiungere una condizione di astinenza. Il meccanismo del controllo fa sì che il giocatore non possa giocare. L’obiettivo è quello di raggiungere, col passare del tempo, una riduzione progressiva del desiderio di giocare, che comporterà un miglioramento dell’umore e delle relazioni, nonché un incremento della fiducia del giocatore in se stesso.

Fase del “NON DEVO”

Si auspica che il giocatore, completamente astinente dal gioco, possa maturare la convinzione che non giocando si sta meglio. L’esperienza diretta, infatti, lo porta a considerare come una condizione naturale il fatto di vivere senza l’azzardo. In questa fase il controllo esterno lascia pian piano spazio al controllore morale interno: il giocatore si attiva per affrontare i propri impegni, riparare ai torti fatti, pagare i propri debiti.

Fase del “NON VOGLIO”

Il percorso può dirsi completo quando c’è un progressivo recupero dei valori spirituali propri della persona umana, cioè quando al divieto morale corrisponde anche un recupero dei valori personali: ritrovare il proprio ruolo nella famiglia e nella società, o la valorizzazione di aspetti quali l’altruismo e la disponibilità verso il prossimo.

In questo modo l’ex giocatore prende sempre più le distanze dall’idea di ottenere il successo facile e l’arricchimento senza sforzi. Fino a raggiungere la consapevolezza che il miglioramento di sé non passa attraverso il denaro.

Alla fine diventa evidente che l’azzardo crea solo disagio e sofferenza, in quanto tende ad alterare e semplificare la vita mentale della persona, risultando distruttivo per l’individuo e per i suoi affetti.

Fonte: Vincere il gioco d’azzardo. Manuale di autoaiuto per il giocatore che vuole smettere, a cura di Graziano Bellio – Amelia Fiorin – Selena Giacomazzi

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Curiosità storiche e legislative sul gioco d’azzardo

Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha sviluppato l’abitudine al gioco d’azzardo. Le prime tracce risalgono, infatti, addirittura al 3000 a.C. Dalla Mesopotamia, all’Egitto, passando per l’India e la Grecia, il gioco d’azzardo ha attraversato, dunque, secoli di storia.

Nel 1576, con la legalizzazione del gioco del Lotto a Genova, il gioco d’azzardo si affaccia ufficialmente nel panorama italiano. Da questo momento in poi, si assiste ad una continua alternanza tra periodi di liberalizzazione e periodi di assoluto divieto del gioco d’azzardo.

Un antico editto del Senato Fiorentino, ad esempio, riscontra, nel gioco, la causa di: “eccessiva dissipazione di tempo e denaro, che va a grave danno delle famiglie bisognose”.

Il Regio Decreto del 5 novembre 1863 n. 1534 ne sancisce la definitiva legalizzazione. Il gioco del Lotto diviene, infatti, il primo gioco d’azzardo nazionale e, ad oggi, non è più stato vietato.

Le leggi sul gioco d’azzardo attualmente in vigore in Italia trovano il loro punto di riferimento nel Codice Penale (artt. 718 e seg.), nel Codice Civile (artt. 1933 e seg.) e nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (art. 10). Nel tracciare i limiti del gioco d’azzardo tali leggi focalizzano l’attenzione sul concetto di “alea” e sul ruolo del denaro.

Nello specifico, si parla di GIOCO D’AZZARDO quando il risultato del gioco dipende totalmente o prevalentemente dalla “fortuna”, più che dall’abilità del giocatore e qualora su questo risultato si scommettano soldi al fine di vincere soldi.

A norma dell’art. 718 del Codice Penale, il gioco d’azzardo in quanto tale è vietato, salvo eventuali concessioni del Governo, che autorizzano l’introduzione di alcuni giochi. Queste deroghe sono divenute, però, sempre più frequenti a partire dalla metà degli anni ’90 ed hanno favorito il proliferare di nuove forme di gioco “autorizzato”.

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GIOCO D’AZZARDO: UNO STUDIO CANADESE E UNO AUSTRALIANO A CONFRONTO

Numerosi gli studi relativi al gioco d’azzardo in ambito internazionale. Ma qui ci preme segnalarne due molto interessanti, uno canadese e uno australiano.

Lo studio canadese dal titolo Impact of the format, arrangement and availability of electronic gaming machines outside casinos on gambling di Robert Ladouceur, Christian Jacques, Serge Sévigny, Michael Cantinotti sottolinea la diretta connessione la collocazione in posizione nascosta della postazione di gioco e la perdita di controllo sul proprio agire da parte del giocatore.

La ricerca evidenzia, inoltre, come ci sia una stretta correlazione tra la forma, la disposizione, il numero delle macchinette per giocare e il comportamento e le percezioni del giocatore d’azzardo. La ricerca è stata condotta sui giocatori patologici occasionali, a rischio e probabili attraverso due metodologie: la prima ha utilizzato i focus group, mentre la seconda è stata condotta in laboratorio. I risultati rilevano che, in generale, gli stessi giocatori sono consapevoli del fatto che giocare all’interno di un’area isolata favorisca un comportamento compulsivo, fuori dal proprio controllo, rispetto al giocare in luoghi frequentati anche da non giocatori o con una sistemazione a vista delle “macchinette”.

Altro studio interessante è l’australiano Gaming machine accessibility and use in suburban Canberra: a detailed analysis of the Tuggeranong valley” di D. Marshall, J. McMillen, S. Niemeyer, B. Doran – ANU Centre for Gambling Research. Lo studio evidenzia che a parità di apparecchi installati, la suddivisione di questi in diversi locali produce un aumento di spesa e di casi di ludopatia. Dunque, i problemi di dipendenza sono direttamente proporzionali alla distribuzione e diffusione del medesimo numero di proposte di gioco.

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EUROPA E GIOCHI D’AZZARDO ONLINE: SOGNO DI UNA NORMATIVA COMUNE

La Commissione Europea ha più volte ribadito la competenza dei singoli Stati membri in materia di gioco d’azzardo, nel rispetto dei princìpi comunitari della libertà d’impresa e della lotta alla criminalità organizzata e al riciclaggio. Alcune sentenze della Corte di Giustizia europea, chiamata a pronunciarsi da tribunali italiani, hanno supportato questa posizione della Commissione, puntualizzando che un Paese membro ha il diritto di limitare le attività di gioco purché lo faccia con due specifiche finalità:

1) tutelare la salute dei cittadini e ridurne i rischi di dipendenza da gioco d’azzardo;

2) combattere la criminalità organizzata e il riciclaggio di denaro.

Ad oggi il gioco d’azzardo risulta più o meno regolamentato a seconda dei Paesi. Buona parte degli Stati ha le proprie leggi locali che possono variare notevolmente da un’area all’altra, pertanto ciò che è legale e ciò che, invece, non lo è, dipende esclusivamente dal luogo in cui vivi. Un dato, però, appare evidente: l’avvento di Internet ha fatto sì che, sebbene il gioco sia vietato in un determinato territorio, chiunque possa giocare online, su siti che si trovano in ogni parte del mondo.

Detto questo, occorre sottolineare che quasi tutte le leggi che disciplinano il gioco d’azzardo online riguardano le Aziende che forniscono servizi di scommesse e gioco su Internet ed è inusuale che il governo di uno Stato renda esplicitamente illegale per i residenti utilizzare tali servizi, che contribuiscono, tra l’altro, ad incrementare i propri introiti fiscali.

In alcune aree è in vigore una legislazione specifica che permette di offrire licenze e di regolamentare le Aziende che amministrano siti di gioco online o forniscono servizi nel settore (come ad esempio la fornitura di software di gioco). All’interno di queste giurisdizioni, di solito è presente un’organizzazione responsabile per il rilascio delle licenze e per la regolamentazione dei licenziatari. Generalmente ci si riferisce a queste organizzazioni come alle autorità competenti per il rilascio di licenze.

Va da sé che la condivisione di leggi di settore comuni faciliterebbe i controlli sull’attività svolte da queste aziende. In particolare nel gioco on line sarebbe auspicabile un’armonizzazione delle norme, poiché, nella pratica, è difficile ricondurre ai confini nazionali i “non” confini di Internet, laddove qualsiasi regola stabilita all’interno di uno Stato, può essere facilmente elusa dagli utenti della Rete.

A tal proposito, da inizio 2018 è in atto tra Francia, Portogallo e Spagna un esperimento di collaborazione: la liquidità condivisa nel poker, cioè la possibilità di accesso allo stesso tavolo virtuale (poker room) per i giocatori di tutti e tre i Paesi.

L’accordo era stato raggiunto anche con l’Italia, ma situazioni contingenti ne hanno, ad oggi, impedito la realizzazione: definizione degli standard comuni e di un’equa suddivisione degli introiti fiscali sono stati oggetto di lunghe trattative. Del resto, la volontà di mantenere l’autonomia fiscale in un ambito dove di soldi ne girano davvero tanti è, infatti, una delle principali ragioni che frenano gli accordi normativi in questo settore.

Appare, tuttavia, lontana anni luce l’ipotesi di una normativa comune all’interno dell’Ue, considerato che al momento non c’è accordo neppure sui giochi legali e su quelli da vietare.

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Save the date! 14/06/19 h 17.30 Melpignano (LE)

Il Tour di “Non Fare della Tua Vita un Gioco” fa tappa all’EX CONVENTO AGOSTINIANI “SALA SERGIO TORSELLO”

Domani venerdì 14 giugno 2019 a partire dalle 17.30, nella splendida cornice dell’Ex Convento degli Agostiniani “Sala Sergio Torsello” di Melpignano (LE), si svolgerà l’incontro “IN-DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO: INSIEME SI PUO’”.

Nuova tappa – la prima in Puglia – del Tour del Progetto Non fare della tua vita un gioco, patrocinata dal Comune di Melpignano e in collaborazione con la sede di A.E.C.I. Lecce.

Rappresentanti di Comuni, Istituzioni, Associazioni di Consumatori, Società civile e Sport: insieme per informare e sensibilizzare i Cittadini sui danni e conseguenze provocati dal Gioco d’Azzardo Patologico e sugli strumenti a disposizione di chi è vittima per trovare la via d’uscita.

Una grande opportunità per la nostra Associazione di Consumatori – commenta Susanna Giannachi, Presidente di A.E.C.I. Lazio–  di incontrare i Comuni, le Istituzioni e gli Organismi che quotidianamente sono impegnati nella lotta al Gioco D’Azzardo Patologico. Importante occasione, inoltre, di confronto con i Cittadini e la loro esperienza per conoscere i loro bisogni e anche eventuali pregiudizi su scommesse e possibilità di vincita. Solo con un intervento integrato e lo sforzo di tutti è possibile contrastare questa piaga sociale”.

All’incontro interverranno:

  • Ivan Stomeo – Sindaco di Melpignano
  • Roberto Casaluci – Presidente Unione dei Comuni della Grecìa Salentina
  • Domenico Cuzzola – Psichiatra Psicoterapeuta (Servizio per il trattamento del DGA-Muro Leccese)
  • Toma Zollino Giorgina – Psicologa Psicoterapeuta (Servizio per il trattamento del DGA-Muro Leccese)
  • Rizzo Maria Cristina – Procuratore Capo della Repubblica (Tribunale per i Minorenni di Lecce)
  • Grazia Turco – Campionessa Handbike e Tennis Tavolo
  • Ivan Marinelli – Presidente A.E.C.I. Nazionale
  • Susanna Giannachi – Presidente A.E.C.I. Lazio
  • Alessandro Spagnolo – Presidente A.E.C.I. Lecce

L’incontro è aperto al pubblico.

L’incontro presso l’Ex Convento degli Agostiniani “Sala Sergio Torsello” di Melpignano si inserisce in una serie di incontri in numerose città italiane dedicati all’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla prevenzione al Gioco d’Azzardo.

Gli incontri – aperti al pubblico o riservati agli Studenti delle Scuole – si svolgono nell’ambito del progetto Non fare della tua vita un gioco, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MPLS) e realizzato dalle Associazioni di Consumatori Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e Codici.

Maggiori informazioni sul progetto e sulle date nelle diverse città italiane al link: https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/

È possibile registrarsi all’evento al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-convegno-non-fare-della-tua-vita-un-gioco-62836173687

Ti aspettiamo

VENERDÍ 14 GIUGNO 2019 DALLE ORE 17.30

EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI “SALA SERGIO TORSELLO”

Via del Convento, 7 Melpignano (LE)

Non mancare all’appuntamento.
Vieni a scoprire come giocare consapevolmente e responsabilmente.

#nonfaredellatuavitaungioco

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Per informazioni:

A.E.C.I. Lecce –  0836 1955901

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Il Tour di “Non Fare della Tua Vita un Gioco” fa tappa a: EX CONVENTO AGOSTINIANI “SALA SERGIO TORSELLO

Appuntamento il 14 giugno 2019 a Melpignano (LE)

Venerdì 14 giugno 2019 a partire dalle 17.30 il Tour del Progetto Non fare della tua vita un gioco farà tappa a Melpignano (LE) dove nella splendida cornice dell’Ex Convento degli Agostiniani “Sala Sergio Torsello”, con il Patrocinio del Comune di Melpignano e in collaborazione con la sede di A.E.C.I. Lecce, si incontreranno rappresentanti di Comuni, Istituzioni, Associazioni di Consumatori, Società civile e Sport insieme per informare e sensibilizzare i Cittadini sui danni e conseguenze provocati dal Gioco d’Azzardo Patologico e sugli strumenti a disposizione di chi è vittima per trovare la via d’uscita.

All’incontro interverranno:

  • Ivan Stomeo – Sindaco di Melpignano
  • Roberto Casaluci – Presidente Unione dei Comuni della Grecìa Salentina
  • Domenico Cuzzola – Psichiatra Psicoterapeuta (Servizio per il trattamento del DGA-Muro Leccese)
  • Toma Zollino Giorgina – Psicologa Psicoterapeuta (Servizio per il trattamento del DGA-Muro Leccese)
  • Rizzo Maria Cristina – Procuratore Capo della Repubblica (Tribunale per i Minorenni di Lecce)
  • Grazia Turco – Campionessa Handbike e Tennis Tavolo
  • Ivan Marinelli – Presidente A.E.C.I. Nazionale
  • Susanna Giannachi – Presidente A.E.C.I. Lazio
  • Alessandro Spagnolo – Presidente A.E.C.I. Lecce

L’incontro è aperto al pubblico.

L’incontro presso l’Ex Convento degli Agostiniani “Sala Sergio Torsello” di Melpignano si inserisce in una serie di incontri in numerose città italiane dedicati all’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla prevenzione al Gioco d’Azzardo.

Gli incontri – aperti al pubblico o riservati agli Studenti delle Scuole – si svolgono nell’ambito del progetto Non fare della tua vita un gioco, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MPLS) e realizzato dalle Associazioni di Consumatori Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e Codici.

Maggiori informazioni sul progetto e sulle date nelle diverse città italiane al link: https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/

È possibile registrarsi all’evento al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-convegno-non-fare-della-tua-vita-un-gioco-62836173687

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14 giugno 2019 h 17.30 – Melpignano (LE) – EX CONVENTO AGOSTINIANI

Da non perdere: cittadini, istituzioni, campioni sportivi per il progetto Non fare della tua vita un gioco

Venerdì 14 giugno 2019 a partire dalle 17.30 il Tour del Progetto Non fare della tua vita un gioco farà tappa a Melpignano (LE). Nella splendida cornice dell’Ex Convento degli Agostiniani “Sala Sergio Torsello”, con il Patrocinio del Comune di Melpignano e in collaborazione con la sede di A.E.C.I. Lecce, si incontreranno rappresentanti di Comuni, Istituzioni, Associazioni di Consumatori, Società civile e Sport insieme per informare e sensibilizzare i Cittadini sui danni e conseguenze provocati dal Gioco d’Azzardo Patologico e sugli strumenti a disposizione di chi è vittima per trovare la via d’uscita.

All’incontro interverranno:

  • Ivan Stomeo – Sindaco di Melpignano
  • Roberto Casaluci – Presidente Unione dei Comuni della Grecìa Salentina
  • Domenico Cuzzola – Psichiatra Psicoterapeuta (Servizio per il trattamento del DGA-Muro Leccese)
  • Toma Zollino Giorgina – Psicologa Psicoterapeuta (Servizio per il trattamento del DGA-Muro Leccese)
  • Rizzo Maria Cristina – Procuratore Capo della Repubblica (Tribunale per i Minorenni di Lecce)
  • Grazia Turco – Campionessa Handbike e Tennis Tavolo
  • Ivan Marinelli – Presidente A.E.C.I. Nazionale
  • Susanna Giannachi – Presidente A.E.C.I. Lazio
  • Alessandro Spagnolo – Presidente A.E.C.I. Lecce

L’incontro è aperto al pubblico.

L’incontro presso l’Ex Convento degli Agostiniani “Sala Sergio Torsello” di Melpignano si inserisce in una serie di incontri in numerose città italiane dedicati all’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla prevenzione al Gioco d’Azzardo.

Gli incontri – aperti al pubblico o riservati agli Studenti delle Scuole – si svolgono nell’ambito del progetto Non fare della tua vita un gioco, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MPLS) e realizzato dalle Associazioni di Consumatori Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e Codici.

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Via del Convento, 7 Melpignano (LE)

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Il Tour di “Non Fare della Tua Vita un Gioco fa tappa a: IMOLA Centro Sportivo – Via Chiesa di Casola Canina Lunedì 10 giugno 2019 ore 18.00 – 22.00

Grandi eventi in programma per Non Fare della Tua Vita un Gioco, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori AECI Lazio e CODICI.

Il Tour propone attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini, sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo patologico, e gira l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale che consiste in una serie di prove di logica e di abilità, stimolando nei partecipanti riflessioni sul gioco consapevole e moderato.

Lunedì 10 giugno 2019, dalle ore 18.00 alle ore 22.00, presso il Centro Sportivo in Via Chiesa di Casola Canina a Imola, Adiconsum allestirà uno stand presso il quale si svolgeràattività ludica, assistita da personale dedicato, che coinvolgerà sia i singoli cittadini che gruppi organizzati in squadre di 6/8 componenti, e sarà strutturata con un percorso di gioco, informazione e creatività tramite il supporto di roll-up tematici e di “carte gioco” personalizzate che porterà i partecipanti a riflettere in particolare sulle differenze tra il gioco-sport e il gioco d’azzardo, promuovendo l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco.

Presso lo stand, i ragazzi potranno anche incontrare, un testimonial d’eccezione: l’ex terzino della squadra di calcio Sampdoria, Moreno Mannini, col quale i cittadini  potranno scambiare opinioni sui valori dello sport, chiedere un autografo o un selfie.

Nell’ambito del progetto Non Fare della Tua Vita un Gioco, è stato anche lanciato un Instagram Contest per esprimere e trasmettere un proprio pensiero sulla positività dello sport e la negatività del gioco d’azzardo. I primi tre classificati riceveranno in premio una gift card da spendere in un negozio di sport.

Per partecipare al contest, clicca su nonfaredellatuavitaungioco.adiconsum.it

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LUNEDÌ 10 GIUGNO 2019 DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 22.00

Centro Sportivo – Via Chiesa di Casola Canina – IMOLA

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Per informazioni:

Adiconsum Area metropolitana bolognese

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