NON FARE DELLA TUA VITA UN GIOCO

GIOCO D’AZZARDO: UNO STUDIO CANADESE E UNO AUSTRALIANO A CONFRONTO

DiA.E.C.I. LAZIO

GIOCO D’AZZARDO: UNO STUDIO CANADESE E UNO AUSTRALIANO A CONFRONTO

Numerosi gli studi relativi al gioco d’azzardo in ambito internazionale. Ma qui ci preme segnalarne due molto interessanti, uno canadese e uno australiano.

Lo studio canadese dal titolo Impact of the format, arrangement and availability of electronic gaming machines outside casinos on gambling di Robert Ladouceur, Christian Jacques, Serge Sévigny, Michael Cantinotti sottolinea la diretta connessione la collocazione in posizione nascosta della postazione di gioco e la perdita di controllo sul proprio agire da parte del giocatore.

La ricerca evidenzia, inoltre, come ci sia una stretta correlazione tra la forma, la disposizione, il numero delle macchinette per giocare e il comportamento e le percezioni del giocatore d’azzardo. La ricerca è stata condotta sui giocatori patologici occasionali, a rischio e probabili attraverso due metodologie: la prima ha utilizzato i focus group, mentre la seconda è stata condotta in laboratorio. I risultati rilevano che, in generale, gli stessi giocatori sono consapevoli del fatto che giocare all’interno di un’area isolata favorisca un comportamento compulsivo, fuori dal proprio controllo, rispetto al giocare in luoghi frequentati anche da non giocatori o con una sistemazione a vista delle “macchinette”.

Altro studio interessante è l’australiano Gaming machine accessibility and use in suburban Canberra: a detailed analysis of the Tuggeranong valley” di D. Marshall, J. McMillen, S. Niemeyer, B. Doran – ANU Centre for Gambling Research. Lo studio evidenzia che a parità di apparecchi installati, la suddivisione di questi in diversi locali produce un aumento di spesa e di casi di ludopatia. Dunque, i problemi di dipendenza sono direttamente proporzionali alla distribuzione e diffusione del medesimo numero di proposte di gioco.

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